sabato 13 ottobre 2012

Antonio Meneghetti: EMERGENZE PLANETARIE, NON BASTA L'ASSISTENZIALISMO. SOLO... ONTOPOLITICA?

“Lo Stato che diventa eccessivamente assistenzialista sottrae all'individuo il proprio dovere naturale di formarsi, di crescere, di responsabilizzarsi”. Da sempre Antonio Meneghetti denuncia i rischi dell' “assistenzialismo”, sia nella dimensione individuale che in quella sociologica, sia nel microcosmo genitori-figli che a livello di comunità nazionali, sia nella pratica pedagogica che nelle scelte politiche. E al riguardo, ribadisce la propria posizione anche ricorrendo ad esempi diversi: come quando ricorda che “i geni dell'umanità, sempre individuali, sono tutti nati dal sacrificio (nessuno viene dalla gratificazione di famiglia”, oppure quando spiega le poderose trasformazioni culturali ed economiche conosciute dalla Cina. “Deng – ricorda Meneghetti – conosceva bene la filosofia del luterano francese Calvino. E quando insegnò ai cinesi che è bello e buono essere ricchi, cominciò a far capire ai cittadini che dovevano cercare di diventarlo per non essere sempre di peso allo Stato”. Più nel dettaglio, secondo l'Ontopsicologia “i benefici dell'assistenzialismo integrale e collettivo devono essere continuati”: “non posso essere me stesso se la dignità di un altro uomo è lesa”, scrive Meneghetti nel suo libro Sistema e Personalità. Il rischio è che però, nel fare questo, si sottovalutino quelle “ombre sinistre di deviazione e regressione” che si annidano proprio “dietro l'aiuto al prossimo perdente”: “un esclusivo biologismo” e “un'indiretta complicità con la disgrazia”. Il punto di sintesi tra queste opposte istanze? Meneghetti l'enunciò per esempio al Palazzo di Vetro a New York in una conferenza del 2001. “I leader devono saper dare la strada all'anima di qualsiasi sottosviluppato (...). Quando ogni uomo legge il mandato della sua anima, realizza tutto questo e migliora il mondo per tutti”. Solo... ontopolitica? Fatto sta che, a dieci anni di distanza, le Nazioni Unite si interrogano sull'effettiva efficacia delle tante azioni intraprese all'insegna degli MDGs (gli “obiettivi di sviluppo del millennio”) per combattere nel mondo fame, malattie, discriminazioni, analfabetismo. Mentre invece, proprio in ambito ONU, sono stati assunti come felice paradigma alcuni progetti fondati sulla metodica ontopsicologica realizzati con successo in Brasile, in un'area del Paese - sottratta così a povertà e subcultura - che da questi progetti, finanziati esclusivamente con risorse private, ha tratto grandi benefici economici e sociali.

Nessun commento:

Posta un commento