martedì 2 ottobre 2012

Avere o essere? Il dilemma del don chisciotte…

Lo zapping in televisione ogni tanto può rivelarsi produttivo, tanto che l’altra sera mi imbatto in una fiction sul don chisciotte che mi porta a rispolverare una citazione di Cervantes: “Nel mondo non c'è che due razze, diceva mia nonna, quella di chi ha e quella di chi non ha”. Apparentemente banale, ma oggi questo aforisma si veste di un sapore nuovo e faccio un reframe del problema: nel mondo c’è chi ha e c’è chi è. Antonio Meneghetti, che di certo non è un guru ma un uomo dal quale poter imparare molto, distingue nella vita dell’uomo un ciclo biologico e un ciclo psichico. Il primo è caratterizzato proprio dall’avere, dalla soddisfazione dei propri istinti-base ed è il modus vivendi attraverso il quale ripetiamo e conserviamo la specie. Completare il ciclo biologico è uno step necessario per evolversi nel ciclo psichico, caratterizzato dall’assalto metafisico, dalla realizzazione dell’individuo della propria tensione verso l’essere. Avere per essere. Come si inserisce in questo quadro chi non ha? Beh, se l’avere caratterizza la realizzazione del ciclo biologico….il non avere denota una carenza proprio nella gestione dei livelli base della propria esistenza. E questo vale sia che vogliate leggerlo come un non avere materiale che come un non avere psicologico o spirituale. La considerazione infatti è che la maggioranza degli individui non arriva completare neanche il ciclo biologico e basta guardare il mondo animale per rendersene conto: vedete mai un animale un animale “distratto” o che si dimentica della propria economia esistenziale?