lunedì 15 ottobre 2012

La doppia morale secondo Antonio Meneghetti


La doxa societaria praticamente è la virologia meccanica che impedisce all'uomo di essere produttore creativo di vita.
Doppia morale, in accordo con il pensiero di Antonio Meneghetti, vuol dire che praticamente si insegna la convivenza con la legge sociale, senza però smentire il proprio progetto di natura. Si entra nel sistema, ma si mantiene fuori sempre un piede a garanzia della propria libertà. Quando si spiega questo concetto al giovane è necessario sottolineare come lui sia comunque un inferiore di situazione (attenzione di situazione e non a livello personale. Di situazione vuol dire che in quanto giovane lui è sempre sotto le regole del sistema perché non ha ancora potere e autonomia); che il mondo degli adulti lo ha individuato come risorsa da legare alle loro necessità soprattutto nel mondo del lavoro; che guadagnarsi la libertà nel sociale significa essersela guadagnata prima di tutto in famiglia che comunque va sempre rispettata.
Oggi c'è stata un'accelerazione enorme per quello che è il cambio generazionale. Però questi giovani che hanno un'accelerazione nell'attività si ritrovano con una burocrazia molto lenta. Una burocrazia che devono imparare a gestire. Perché se loro vanno fuori democrazia o fuori legge ecco che il mondo dell'adulto li ha imbrogliati. In questo caso per capire il funzionamento del sociale il giovane deve solo fare, agire. Non ha ancora l'esperienza che può sorreggerlo perché è ancora inesperto. In un secondo tempo potrà basarsi sulla sua competenza e maturità, ma prima è inutile. Deve farla in prima persona per capire le logiche del sistema.

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